Quali sono i processi alla base dell’invecchiamento cutaneo, che portano alla formazione delle (tanto odiate) rughe e cosa possiamo fare per prevenirle o quantomeno per rallentare il processo?
Come tutte le cellule del nostro corpo, anche la CUTE è soggetta ad un ciclo di rigenerazione tissutale: con l’avanzare dell’età però si riducono la velocità e la qualità di questa rigenerazione e ciò porta alla comparsa di una pelle più sottile e fragile.
Esistono in sostanza 2 tipi di invecchiamento cutaneo:
• CRONOINVECCHIAMENTO: intrinseco o cronologico, dovuto a fattori genetici e a processi metabolici, a cui si aggiungono e con cui sono strettamente correlate, le modificazioni ormonali che compaiono col passare del tempo, e che portano a una progressiva atrofia delle strutture di sostegno della cute
In realtà le modificazioni strutturali a livello cutaneo avvengono precocemente, dopo i 25 anni e si traducono in una diminuzione della produzione di collagene, fibre elastiche e reticolari, che, insieme all’Acido Ialuronico rappresentano l’impalcatura di sostegno della cute. In particolare la considerevole diminuzione della capacità di produrre acido jaluronico, comporta una perdita dell’idratazione cutanea.
• FOTOINVECCHIAMENTO: estrinseco o ambientale e’ determinato, prevalentemente, dalla esposizione ad agenti inquinanti e soprattutto alle radiazioni solari, con conseguente produzione di R.L
La pelle è infatti costantemente esposta all’azione degli agenti esterni ed ha una memoria nei confronti dei danni che subisce, il che significa un danno cumulativo che può ridurre l’efficienza dei sistemi di difesa e accellerare il processo di invecchiamento, che porta ad una minor capacità dei tessuti a rigenerarsi e di riparare il danno indotto (non significa solo invecchiamento, ma anche possibile comparsa di tumori cutanei!!)
La durata e il grado dell’esposizione solare totale nel corso della vita sono fattori fondamentali dell’invecchiamento cutaneo